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NO ALLA TRANSFOBIA: IL COMUNE DI NEMBRO LEGITTIMA L’ODIO, NOI NON STAREMO IN SILENZIO

Come Presidente di Arcigay Bergamo Cives, esprimo profonda indignazione e rabbia per l’evento previsto sabato 24 maggio presso la Biblioteca “Tullio Carrara” di Nembro, dal titolo “Dialogo con donne resistenti alla cancellazione del femminile”.

Un titolo che, dietro una retorica di facciata, nasconde un attacco diretto e violento alle persone trans, in particolare alle donne trans, accusate di minacciare o “cancellare” l’identità femminile. Questa narrazione è falsa, pericolosa e profondamente discriminatoria.

Le relatrici annunciate sono note per le loro posizioni transfobiche, basate sulla negazione dell’identità di genere come diritto umano fondamentale. È inaccettabile che un’amministrazione comunale conceda spazi pubblici a chi semina odio, divide e disumanizza.

L’identità di ogni persona merita rispetto, ascolto e protezione. Il diritto all’autodeterminazione non si mette in discussione: si garantisce.

Ci chiediamo se le organizzatrici e i promotori di questo evento abbiano mai ascoltato le vite reali delle persone trans, le loro storie, le discriminazioni quotidiane, le aggressioni fisiche e psicologiche che subiscono.

Questi eventi non sono “dibattiti”, sono atti di esclusione travestiti da confronto.

Arcigay Bergamo Cives non resterà in silenzio.

Respingiamo ogni forma di transfobia, anche quella mascherata da presunto femminismo.

Non esiste liberazione che si fonda sull’esclusione.

Rivendichiamo spazi pubblici che parlino di inclusione, autodeterminazione e diritti.

Con ogni persona trans, sempre.

Nicola Butta

Presidente – Arcigay Bergamo Cives

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